Modifiche DdL Concorrenza ingresso vulnerabili in transitorio STG: AIGET “Norma inadeguata e iniqua, si implementi servizio vulnerabili senza cercare scorciatoie che graverebbero indebitamente sulle imprese confondendo i consumatori”
Data: 22 novembre 2024
Comunicato stampa
Modifiche DdL Concorrenza ingresso vulnerabili
in transitorio STG: AIGET “Norma inadeguata e iniqua, si implementi servizio
vulnerabili senza cercare scorciatoie che graverebbero indebitamente sulle
imprese confondendo i consumatori”
Come
emerge chiaramente dal dibattito di mercoledì sera alla Camera dei Deputati sul
Disegno di Legge “Concorrenza 2023”, il Legislatore intenderebbe avallare
una disposizione assolutamente iniqua, che minerebbe i presupposti della
certezza del diritto e che manderebbe un segnale di instabilità sia verso gli
operatori di mercato che avevano partecipato alle procedure competitive per
l’assegnazione del servizio a tutele graduali, sia verso gli operatori che
gestiscono nel proprio portafoglio anche clienti fragili o cosiddetti
“vulnerabili” che già da anni hanno scelto il mercato libero.
Gli
oneri finanziari derivanti dall’applicazione dell’emendamento sul trasferimento
di una platea potenziale di 12 milioni di consumatori (tutti i clienti
vulnerabili) nel servizio transitorio delle tutele graduali sarebbero a
carico dei fornitori di elettricità che, a loro volta, subirebbero inevitabili
perdite economiche (peraltro ad oggi impossibili da quantificare, vista
l’aleatorietà della previsione emendativa).
Ovviamente
confidiamo in tal senso che MEF, gli altri Ministeri competenti e lo stesso
Parlamento possano cogliere immediatamente questa evidente criticità nelle sedi
opportune, adoperandosi per i necessari approfondimenti.
Non
si vuole infatti ammettere che la decisione di escludere i clienti vulnerabili
dalle suddette aste per il Servizio a Tutele Graduali tenutesi all’inizio del
2024 ha generato anche un cortocircuito politico (a causa del paradosso generatosi,
come peraltro ampiamente previsto ed anticipato da AIGET, con i clienti
vulnerabili che ne pagano bollette più alte dei non vulnerabili). La
soluzione immaginata nel Disegno di Legge Concorrenza 2023 è anche in tal senso
senz’altro intempestiva e assolutamente inconsistente, se non persino
foriera di ulteriore confusione per i consumatori.
Invece
di cercare scorciatoie con soluzioni improvvisate e inadeguate, il legislatore
dovrebbe procedere rapidamente con l’implementazione del Servizio di
Vulnerabilità, come noto appositamente istituito per i cittadini
vulnerabili dal Decreto Legge 181/2023 e che è ad oggi ancora inspiegabilmente
inattuato.
Quanto emerso mercoledì sera nel corso dei lavori delle Commissioni parlamentari sul Disegno di Legge Concorrenza lascia a dir poco perplessi anche alla luce del target PNRR in materia di vendita di energia elettrica, che come è ampiamente noto prevede impegni ben precisi da parte del nostro Paese, da conseguire attraverso l’adozione di regole finalizzate ad assicurare un passaggio consapevole e trasparente al mercato libero da parte della clientela domestica: principio che con tutta evidenza la proposta emendativa all’esame disattende.
Milano, 22 novembre 2024