Esprimiamo profonda preoccupazione per l’ipotizzata possibile estensione della cosiddetta web tax anche ai contratti di somministrazione di energia elettrica e gas.

Come noto le bollette di energia elettrica e gas naturale sono già oggi caratterizzate da pesanti oneri di varia natura, che contribuiscono in larga misura all'ammontare dei costi complessivi per i consumatori finali, ma che hanno ben poco a che vedere con il costo effettivo dell’energia consumata.

L’ipotizzata web tax finirebbe dunque per impattare negativamente sui prezzi dell'energia per i clienti finali italiani, già oggi gravati da numerose tasse ed oneri addizionali.

I contratti di somministrazione peraltro possono sì prevedere una fase di contrattualizzazione online, ma i relativi importi saranno comunque effettivamente noti con certezza solo ex-post, man mano che i consumatori poi utilizzeranno l'energia elettrica e il gas. Al momento della sottoscrizione online l'importo che verrà effettivamente speso risulta dunque indeterminato.

Sottolineiamo inoltre come di recente proprio il canale online abbia mostrato una positiva dinamicità, offrendo ai consumatori ulteriori opportunità di sottoscrivere nuovi contratti di fornitura a condizioni più competitive.

L’ipotizzata web tax, se effettivamente venisse formalizzata prevedendo l'estensione anche ai contratti di somministrazione di energia, rischierebbe quindi anche di vanificare la positiva e benvenuta concorrenzialità che si sta sviluppando a beneficio dei clienti proprio su questo canale.