Comunicato Stampa - AIGET: la lettera dell’Unione Europea all’Italia riguarda anche i prolungati ritardi nella definitiva liberalizzazione dei mercati energetici
Data: 11 giugno 2019
COMUNICATO STAMPA
AIGET: la lettera dell’Unione Europea all’Italia riguarda anche i prolungati ritardi nella definitiva liberalizzazione dei mercati energetici
AIGET, l’associazione dei fornitori di energia sul mercato libero, ha da sempre stimolato le Istituzioni e le Autorità di settore ad approntare un quadro normativo e regolatorio tale da stimolare la piena e completa concorrenza del mercato dell'energia elettrica e del gas naturale. In tal senso non ultimi gli interventi per richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico una rapida attuazione delle previsioni della Legge Concorrenza 2015 in materia di Elenco venditori di energia elettrica e riforma dei servizi di tutela di energia e gas.
Come noto negli ultimi giorni si è molto discusso della lettera che la Commissione Europea ha inviato al Governo italiano per valutare l’avvio di una procedura d’infrazione. Ci preme sottolineare che un aspetto di grande rilievo nella lettera è il seguente: in Italia non si sta facendo abbastanza per stimolare la concorrenza. La Commissione Europea fa esplicito riferimento alle previsioni della Legge Concorrenza 2015 ancora senza i relativi decreti attuativi e ribadisce la necessità di stimolare in Italia strumenti che incentivino la concorrenza. Nel report nel quale si invita l'Unione a valutare l'apertura di una procedura di infrazione nei confronti del nostro paese si fa cenno anche alla situazione dei mercati dell'energia e ai non soddisfacenti livelli di concorrenza sinora raggiunti.
Tra le lacune rilevate dalla Commissione, in particolare risulta la mancata implementazione di specifiche disposizioni atte a migliorare il contesto in cui operano le imprese e a favorire una più efficiente allocazione delle risorse mediante opportune condizioni concorrenziali. In tal senso condividiamo il monito relativamente alla necessità che la legge annuale sulla concorrenza del 2015, adottata poi ad agosto 2017, sia attuata adeguatamente ed in tempi rapidi senza ulteriori titubanze e/o proroghe.
Parimenti vediamo con favore la constatazione della Commissione in merito al permanere di ostacoli rilevanti alla concorrenza in alcuni settori, tra cui i servizi alle imprese e il commercio al dettaglio. Ciò ad esempio è confermato dai provvedimenti del gennaio 2019 dell'AGCM, come noto conclusi dopo una lunga istruttoria, dai quali sono emersi gravi elementi in materia di abuso di posizione rilevante da parte di soggetti ex?monopolisti verticalmente integrati nella vendita di energia, confermando le difficoltà in materia di piena e leale concorrenza di cui soffre il mercato italiano. In tal senso riteniamo che pervenire in tempi rapidi alla definizione dell'Elenco dei venditori e alla riforma dei servizi di tutela a decorrere dal 1 luglio 2020 garantirebbe nell’immediato maggior sicurezza all’intero sistema, con benefici anche in termini economici, oltre che di affidabilità, per gli stessi clienti finali, permettendo dall'altra parte di liberare sul mercato importanti risorse di cui il paese necessita.
Secondo il Presidente dell’Associazione Massimo Bello “finché la tesi prevalente in Italia rimarrà quella che preservare lo status quo è la migliore soluzione per tutti, non ci renderemo conto che stiamo perdendo opportunità di crescita e sviluppo e facendo l’interesse di pochi. Occorre fare il massimo per garantire i diversi interessi in gioco ma prolungare una situazione anticoncorrenziale è senz’altro la scelta peggiore di tutte”.
Milano, 11 giugno 2019