Visti alcuni emendamenti appena presentati al Senato al disegno di legge di conversione del Decreto Legge "Milleproroghe" che risulterebbero in un ulteriore slittamento della definitiva liberalizzazione del mercato elettrico (in particolare gli emendamenti 3.15 dei senatori Anastasi e Castaldi e 11.0.4 di Arrigoni, Pirovano e Fregolent) abbiamo ritenuto opportuno segnalare ai senatori e ai membri del governo più direttamente coinvolti le notevoli criticità di una simile scelta.

La Legge 4 agosto 2017, n. 124 (c.d. "Legge Concorrenza") aveva infatti introdotto, dopo alcune revisioni, la data del 1° luglio 2019 come data per attuare la completa liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica con il superamento del regime di Maggior Tutela. Eventuali emendamenti che posticipassero tale data senza gli opportuni confronti e approfondimenti non farebbero quindi altro che favorire l'ulteriore concentrazione del settore elettrico. Come noto, il settore dell'energia elettrica in Italia è caratterizzato dalla presenza di un forte operatore ex-monopolista (oltre ad altri fornitori che detengono posizioni dominanti a carattere locale) che beneficia già di un'ampia base di clienti gestita in regime di Maggior Tutela. Superare l'attuale regime di Maggior Tutela non significa quindi incrementare i prezzi dell'energia (già oggi sono ampiamente disponibili sul mercato libero proposte contrattuali più vantaggiose della Maggior Tutela), bensì significa rimuovere le attuali posizioni dominanti sul mercato finale dell'energia e favorire una reale concorrenza. AIGET, in rappresentanza delle tante imprese che sono entrate nel settore dell'energia in Italia negli ultimi anni realizzando investimenti e creando occupazione, chiede che siano rispettate le normali regole di concorrenza (sancite anche a livello europeo), cogliendo l'opportunità del 1° luglio 2019 per ridurre la concentrazione del settore e creare una maggiore pluralità d'offerta. A tal proposito si richiede l'attivazione di un opportuno confronto istituzionale tra le parti coinvolte anche al fine di curare al meglio gli interessi dei consumatori finali.