Comunicato Stampa - AIGET: canone in bolletta: cerchiamo almeno di non trasformarlo in un disastro operativo
Data: 18 febbraio 2016
COMUNICATO STAMPA
AIGET: canone in bolletta: cerchiamo almeno di non trasformarlo in un disastro operativo
AIGET: canone in bolletta: cerchiamo almeno di non trasformarlo in un disastro operativo
Avrebbe dovuto essere già pronto il decreto con cui il Governo stabilisce le norme di dettaglio dell’applicazione del canone Rai nella bolletta elettrica. In realtà, tra uno spot tranquillizzante e l’altro della Rai, dietro all’operazione c’è una voragine di incertezze e mancanze di strumenti operativi che potrebbe essere già tardi per risolvere.
Qualche esempio? Non basta obbligare un venditore di energia (centinaia di operatori privati di un mercato liberalizzato) a fare l’esattore gratis perché questi abbia tutte le informazioni indispensabili a fatturare correttamente. Né basta la previsione legislativa di obbligare annualmente chi non ha la tivù a certificarlo all’Agenzia delle Entrate (regola secondo noi irrispettosa dei cittadini e dell’efficienza burocratica) a far sì che quest’informazione arrivi nei sistemi informatici dei venditori in tempo utile per tenerne conto nelle bollette.
Abbiamo poco tempo per evitare che una norma sbagliata diventi anche un disastro operativo, con danni potenzialmente gravi al Governo, ai venditori d’energia e agli stessi clienti, indotti a credere che per pagare il canone basterà premere l’interruttore dell’elettricità. AIGET, che rappresenta la maggioranza dei venditori d’energia operanti in Italia, già il 5 febbraio ha inviato a MiSE e MEF le sue proposte tecniche (qui allegate) per rendere più affidabile e meno costosa possibile l’operazione.
Milano, 18 febbraio 2016
Qualche esempio? Non basta obbligare un venditore di energia (centinaia di operatori privati di un mercato liberalizzato) a fare l’esattore gratis perché questi abbia tutte le informazioni indispensabili a fatturare correttamente. Né basta la previsione legislativa di obbligare annualmente chi non ha la tivù a certificarlo all’Agenzia delle Entrate (regola secondo noi irrispettosa dei cittadini e dell’efficienza burocratica) a far sì che quest’informazione arrivi nei sistemi informatici dei venditori in tempo utile per tenerne conto nelle bollette.
Abbiamo poco tempo per evitare che una norma sbagliata diventi anche un disastro operativo, con danni potenzialmente gravi al Governo, ai venditori d’energia e agli stessi clienti, indotti a credere che per pagare il canone basterà premere l’interruttore dell’elettricità. AIGET, che rappresenta la maggioranza dei venditori d’energia operanti in Italia, già il 5 febbraio ha inviato a MiSE e MEF le sue proposte tecniche (qui allegate) per rendere più affidabile e meno costosa possibile l’operazione.
Milano, 18 febbraio 2016