Comunicato Stampa - AIGET: assurdo sostenere che i recenti provvedimenti Antitrust dimostrino che occorre mantenere Maggior Tutela
Data: 15 gennaio 2019
COMUNICATO STAMPA
AIGET: assurdo sostenere che i recenti provvedimenti Antitrust dimostrino che occorre mantenere Maggior Tutela
In questi giorni molti sono stati i commenti sui provvedimenti
dell'Autorità Antitrust con cui sono state sanzionate le condotte di
alcune società ex monopoliste e appartenenti a gruppi verticalmente
integrati (e che quindi gestiscono ex lege la Maggior Tutela, nonché i
servizi di distribuzione e gestione delle reti elettriche, oltre ad
esercitare contestualmente anche attività sul libero mercato), condotte
che sono state considerate idonee ad alterare la concorrenza sul mercato
della vendita ai clienti finali. In particolare, come provato
dall'Authority a seguito di una lunga fase istruttoria, tali soggetti
avrebbero attuato pratiche volte a trasferire indebitamente i propri
clienti in tutela al fornitore di mercato facente parte del medesimo
gruppo.
Tra i tanti commenti e analisi formulate, restiamo esterrefatti
nell'apprendere che secondo alcuni la soluzione migliore sarebbe quella
di fare marcia indietro nel processo di liberalizzazione e lasciare
tutto come è. Come da anni peraltro sosteniamo, le maggiori insidie per i
consumatori derivano semmai da una liberalizzazione del tutto
incompleta, concepita per favorire lo status quo e gli ex-monopolisti.
Dopo anni di battaglie monotematiche finalmente sta emergendo che quanto
da noi sostenuto ha più di qualche fondamento. La bolletta degli
italiani cresce a dismisura perché le componenti non di mercato della
bolletta sono senza controllo: la componente energia è diminuita molto
negli ultimi anni, ma purtroppo è stata sempre più surclassata
dall'aumento di tutta una serie di oneri regolati e non di mercato
(oneri di sistema, costi per le infrastrutture, costi per MSD...). In
più emerge che soggetti ex-monopolisti hanno adottato strategie
finalizzate a spostare indebitamente clienti da una parte all'altra
sfruttando la confusione di brand, nonché informazioni e prerogative
proprio della loro posizione dominante di fornitori ex lege nel mercato
di maggior tutela.
Commentare questo quadro (un po' avvilente) sostenendo che non bisogna
procedere oltre con le liberalizzazioni significa interpretare la realtà
al contrario. Queste sanzioni dell'Antitrust derivano infatti proprio
dalla mancanza di una piena e compiuta liberalizzazione del nostro
mercato e da posizioni dominanti derivanti, per l'appunto, da una
concorrenza che nel nostro paese stenta purtroppo a decollare. A nostro
avviso le insidie maggiori per i consumatori emergono quindi semmai
proprio da ciò che non passa per il mercato.
Il percorso della liberalizzazione deve invece essere rinvigorito da
questi ultimi provvedimenti. Solo un mercato fatto da operatori che
competono ad armi pari può essere realmente vantaggioso per i
consumatori.
Sostenere che la responsabilità di un mercato elettrico che funziona
meno bene di quanto dovrebbe è delle aziende del mercato libero equivale
a dire ad esempio che se il campionato italiano di calcio sta perdendo
interesse e competitività, ciò è colpa delle squadre neopromosse che non
si danno troppo da fare!
Un assurdo appunto.
Milano, 15 gennaio 2019