Comunicato Stampa - Massimo Bello (AIGET): “Preoccupati per la fase di stallo su tutti i fronti del mercato energetico”
Date: 17 April 2019
COMUNICATO STAMPA
Massimo Bello (AIGET): “Preoccupati per la fase di stallo su tutti i fronti del mercato energetico”
AIGET, rinnovate le cariche associative per il biennio 2019-?2020, intende riproporre all’attenzione delle istituzioni le principali questioni aperte nel mercato energetico
In concomitanza con la consultazione avviata dall’Autorità per l’energia sul quadro strategico 2019-?2021 è fondamentale ribadire che la concorrenza deve essere un principio cardine nel settore, come afferma il neoeletto presidente AIGET Massimo Bello: “Passi il 2018 che è stato un anno di transizione perché sono stati rinnovati Parlamento, Governo e i vertici di ARERA e AGCM, ma se anche il 2019 finisse senza portare a termine le riforme necessarie nel settore dell’energia sarebbe una cosa molto grave. Purtroppo siamo ripiombati in una fase di stasi che non agevola la concorrenza nel settore.
E’ in tal senso doveroso ricordare tre grandi tematiche aperte da anni:
1. Gli oneri di sistema, che sono arrivati a pesare per un terzo delle bollette e gravano interamente e impropriamente sui fornitori di energia in caso di mancato pagamento dei clienti (che sono invece gli obbligati finali). Dopo svariate sentenze di Tar e Consiglio di Stato, deliberazioni in Parlamento e dibattiti in varie sedi, istituzionali e non, non si riesce a trovare una soluzione o ad assistere a proposte concrete;
2. La vicenda degli sbilanciamenti, che è stata gestita in maniera estremamente differenziata, pesando su alcuni operatori e non su tutti, può essere risolta con una soluzione di compromesso che tarda però ad arrivare e aggrava la situazione finanziaria di molti operatori sul mercato;
3. La completa liberalizzazione del mercato ed il superamento dell’attuale regime di tutela è stata ancora spostata al luglio 2020 e non si stanno facendo le cose necessarie ad essere pronti entro quella data. Quest’ultimo punto è paradossale. Noi stessi fornitori di mercato abbiamo avanzato una proposta che prevede un’estensione delle tutele per i consumatori, purché la tutela stessa sia finalmente contendibile e non riservata soltanto a pochi operatori: abbiamo inoltre sollecitato l’introduzione di un albo/elenco che fissi requisiti di affidabilità per tutelare i consumatori. L’albo ed una campagna di informazione estesa per rendere più consapevoli i consumatori sono prerequisiti indispensabili per la liberalizzazione, ma se non si attuano non si fa altro che favorire il protrarsi dello status quo.
In questa fase si tende a stigmatizzare il numero elevato di operatori sul mercato, senza capire che se non si impostano le due-?tre cose che garantirebbero una concorrenza seria (fatta da soggetti affidabili), il danno è per tutti. Ovviamente si tende a sottovalutare e di molto la portata di altri segnali pericolosi nel settore, come la concentrazione e le pratiche anticoncorrenziali. Oppure si ragiona di un futuro (vicino o lontano, non lo possiamo sapere) fatto di smart-?grid, smart-?solutions, etc… senza però ultimare la base di partenza necessaria. Sarebbe il caso di finalizzare alcune tematiche di rilievo, perché non agire significa favorire lo status quo e rafforzare l’attuale condizione oligopolistica del mercato”.
Milano, 17 aprile 2019