Comunicato Stampa - Sanzioni antitrust Enel e Acea: confermata necessità e urgenza di un intervento organico sul superamento dei prezzi regolati. Il sistema ha bisogno di chiarezza

Date: 10 January 2019

COMUNICATO STAMPA

Sanzioni antitrust Enel e Acea: confermata necessità e urgenza di un intervento organico sul superamento dei prezzi regolati. Il sistema ha bisogno di chiarezza

Esprimiamo piena soddisfazione per l’esito dei procedimenti antitrust nei confronti di Enel ed Acea, nell’ambito dei quali abbiamo come noto svolto un ruolo di primo piano. Si tratta di un risultato storico nel percorso tortuoso che dovrà finalmente portare alla completa apertura del mercato elettrico.

Da tempo sosteniamo che nell’attuale contesto i maggiori rischi per il consumatore non derivano certo dal previsto superamento dei prezzi regolati, ma semmai da scelte di politica energetica non adeguatamente ponderate, dal mancato rispetto della regolazione già oggi vigente a tutela della concorrenza e, non ultimo, anche da un eccessivo livello di concentrazione nel settore. Basti pensare al peso oggi assunto in tariffa dagli oneri di sistema e, con riferimento agli operatori ex-monopolisti, all’insufficiente rispetto degli obblighi di unbundling funzionale e di brand e, ora, anche alle modalità improprie di sfruttamento di posizioni competitive derivanti da un assetto di mercato che li avvantaggia.

L’esito dei procedimenti AGCM ha confermato integralmente le nostre preoccupazioni per gli effetti fortemente negativi dell’attuale stallo sul superamento dei prezzi regolati dell’elettricità.

L’AGCM ha validato le nostre segnalazioni sull’attuale contesto di mercato, che consente a fornitori oggi attivi nella cosiddetta “maggior tutela” di sfruttare indebitamente prerogative e asset derivanti da tale posizione per realizzare un illegittimo accaparramento dei clienti “tutelati” a favore delle loro controllate attive sul mercato libero. Tutto ciò con l’obiettivo - che emerge con chiarezza dai documenti raccolti da AGCM presso le società stesse in fase di ispezione - di svuotare anticipatamente il bacino della maggior tutela e di fatto eludere i meccanismi che, in applicazione della Legge Concorrenza, Ministero ed Autorità dovranno adottare in vista del superamento delle tariffe amministrate per assicurare una reale concorrenza e pluralità di fornitori e offerte nel libero mercato.

Messaggi gravi e chiari ai quali servirebbe una risposta urgente al fine di arrivare in tempi brevi - a seguito di un sostanziale confronto tra istituzioni, associazioni dei venditori e dei consumatori - alla definizione di modalità di implementazione della fine dei prezzi regolati che consentano finalmente un’adeguata riduzione del livello di concentrazione del mercato, essenziale garanzia di prezzi realmente concorrenziali e di limitazione dei possibili abusi come quelli individuati dall’Autorità.

Ribadiamo inoltre in tal senso la necessità di un’urgente adozione di tutti gli ulteriori interventi funzionali al buon esito dell’intero processo, quali:
•  La rapida implementazione di un Albo venditori che ne garantisca la reale affidabilità;
•  L’immediata adozione di una campagna di comunicazione istituzionale che formi ed informi i consumatori, rendendoli sempre più soggetti attivi e consapevoli della transizione in corso. Ciò eviterebbe anche che le necessarie informative possano essere veicolate ed inquadrate in modo fuorviante da operatori in palese conflitto di interessi.

Nel frattempo, occorre in questa fase una tempestiva e proattiva vigilanza delle autorità di settore per un effettivo rispetto delle norme antitrust ed unbundling già vigenti, di per sé in teoria robuste. Oggi più che mai è necessario che siano rigorosamente rispettate, nelle more della definizione di una cornice normativa finalizzata a tutelare effettivamente il consumatore finale e non - come avviene di fatto oggi - gli incumbent.

Una certa retorica ha sempre voluto puntare il dito sui possibili rischi derivanti dalla piena apertura del mercato. Noi crediamo invece che il vero rischio risieda semmai proprio nel mantenimento dello status quo e che sia necessario procedere con decisione in un processo di liberalizzazione che tenga conto delle reali esigenze dei consumatori, creando occupazione e favorendo l’innovazione di settore.

Milano, 10 gennaio 2019

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