Audizione AIGET Commissioni Riunite VIII (Ambiente) e X (Attività Produttive) Camera dei Deputati sul PNIEC

Date: 09 April 2024

Comunicato Stampa

 Audizione AIGET Commissioni Riunite VIII (Ambiente) e X (Attività Produttive) Camera dei Deputati sul PNIEC

Il Presidente AIGET Leonardo Santi e il Vice Presidente Antonio Ponzo Pellegrini sono stati auditi oggi dalle Commissioni Riunite VIII (Ambiente) e X (Attività Produttive) della Camera dei Deputati sull’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

 Pur comprendendo un approccio realistico che non trascura l’incidenza di scelte radicali sul tessuto produttivo e sulla competitività delle industrie italiane, AIGET ritiene che il testo sia prudente nel proporre obiettivi e misure di decarbonizzazione, soprattutto visti i pochi anni che ormai ci separano dal 2030 e gli impegnativi obiettivi che andranno implementati in questo arco di tempo. Il Presidente ha in tal senso evidenziato come le politiche energetiche ed i relativi incentivi alla decarbonizzazione debbano garantire ai soggetti coinvolti prospettive di lungo termine e stabilità del quadro regolatorio/normativo, pena il generare incertezza per le prospettive di business degli operatori, difficoltà decisionali e di programmazione nonché confusione nella percezione dei cittadini.

 AIGET auspica innanzi tutto che il Piano indichi con maggior dettaglio le misure da attuare concretamente per assicurare il raggiungimento dei target di generazione da fonti rinnovabili. Peraltro, sottolinea AIGET, gli obiettivi di decarbonizzazione presuppongono non solo sviluppo e operatività di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da FER, ma anche una spinta all’elettrificazione dei consumi nei settori dei trasporti, industriale e domestico. AIGET evidenzia inoltre i ritardi nella definizione delle aree idonee all’installazione di impianti rinnovabili, concetto da armonizzare con l’introduzione a livello europeo delle zone di accelerazione” di cui alla RED III, onde evitare che il sovrapporsi delle due discipline crei incertezza e rischi di rallentare gli iter.

 In questo contesto il Presidente sottolinea l’importanza che i target previsti dal DM FER X siano perseguiti in modo efficiente, promuovendo il coordinamento dei meccanismi previsti dal Decreto (CfD) con gli accordi di lungo termine di compravendita di energia rinnovabile PPA, strumenti complementari e funzionali ad un reale raggiungimento degli obiettivi.

 Sull’efficienza edilizia AIGET crede che gli incentivi, e in particolare le detrazioni fiscali, restino lo strumento più efficace e immediato, grazie alla sua facilità attuativa. In vista della conclusione degli attuali strumenti di detrazione fiscale si attende la riforma dei bonus prevista proprio dal PNIEC. A tal proposito è prioritario che le misure che verranno selezionate abbiano orizzonte temporale esteso (almeno 10 anni) e che venga facilitata la fruizione per immobili con classe energetica bassa e per le situazioni di povertà energetica. Appare inoltre cruciale la reintroduzione, pur con opportune limitazioni, ed anche nel caso degli interventi sui condomini, delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.

Riguardo ai mercati al dettaglio, AIGET ritiene sia fondamentale prevedere programmi di formazione e informazione per aumentare la consapevolezza dei clienti finali, per dar loro strumenti idonei a scegliere soluzioni efficienti ed efficaci per i consumi in linea con i principi di razionalizzazione energetica e le esigenze ambientali, senza pregiudicare la crescita sociale. In questo contesto la piena apertura dei mercati della vendita al dettaglio dell’energia elettrica e gas consentirà anche ai consumatori di accedere ai benefici in termini di risparmio economico e di innovazione dei prodotti e dei servizi associati.

E’ infine opportuno sottolineare che la transizione energetica può comportare costi che si riflettono in modo variabile sulla società, e che potrebbero generare disuguaglianze fra le persone in stato di disagio e i più ricchi. In questa trasformazione è quindi bene prevedere sostegni e risorse per supportare le fasce più fragili della società: oltre allo strumento del bonus sociale elettrico e gas, risulta nuovamente auspicabile il deciso impulso a meccanismi di sostegno all’efficientamento energetico e all’autoconsumo di energia, in grado di generare riduzioni strutturali di spesa per i consumatori meno abbienti e al contempo limitare la necessità per lo Stato di continuare a erogare supporti.

Roma, 9 aprile 2024

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